Eccoci catapultati a inizio millennio nell’epoca in cui tutto vale: non ci sono più vere regole solide e ferree e aggirarle o andare contro alle stesse o ai luoghi comuni o agli standard ai quali sembravamo bovinamente abituati sembra lo sport più in voga in questi anni. Saltati gli ideali politici, sfanculati quelli religiosi, morto Dio, Stalin, Karl e Groucho Marx, diventato un africano l’uomo più ricco al mondo, i cinesi il popolo più diabetico, elevata a musica dei giovani quella caciara chiamata trap, sdoganato anche il cacio sulla pasta con il tonno, destrutturato anche il panettone al pistacchio ci rimaneva una solida certezza alla quale affidare le nostre speranze sul futuro e aggrappare un filo di ragione a questa centrifuga di idee e associazioni a delinquere intellettuali: questa era per me la Scienza.

Ma la narrazione del Covid ha modificato in molti questa certezza e le persone più legate alle cosiddette tradizioni sono state le prime ad abbattere la nostra unica e vera tradizione occidentale innestando questo mostro chiamato dubbio. C’era questa cosa chiamata metodo scientifico, cosa veramente europea poi facilmente esportata in tutto il mondo, diversa da una religione mediorientale o da una filosofia ellenica in salsa orientale pure lei. In un periodo in cui ovviamente vale tutto si sono viste schiere di persone che a parole erano legati e difendevano le nostre tradizioni attaccare in maniera bieca l ‘unica vera tradizione che avrebbero dovuto difendere, corroborando e difendendo le loro ragioni (peccato usare questo termine) con una salsa di curcuma su base yoga e influenze new wave. Certo era difficile attaccare una tradizione quasi millenaria con basi fondate sullo studio delle migliori menti per secoli e intere biblioteche a loro difesa; era più facile prendere qualcosa di lontano, dove bastava un piccolo articoletto letto sul web o un libricino comprato al mercato delle pulci per poter avere il certificato ufficiale per poter parlare della disciplina stessa. Orde di buzzurri che hanno difficoltà ad accendere un Pc si sono buttate con questa appendice fisica e megafono multimediale della propria ignoranza che si chiama telefonino a cercare di spiegare la visione delle cose che loro anno.

Casalinghe che ti spiegano il funzionamento della catena sodio potassio, portuali esperti di diritto costituzionale, camionisti che si dileggiano con teorie di macroeconomia, si è visto di tutto ormai. Nuovi profeti di una ignoranza che affonda le sue radici nella certezza di valere qualcosa di più di niente e nel dubbio che chi si sia veramente fatto il culo su una materia per anni sia un disonesto intellettualmente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *